lunedì 21 gennaio 2008

Airyaman, yazad caro alla diaspora

A Airyama Ishyo rafedhrai jantu
nerebyascha nairibyascha Zarathushtrahe
Vangheush rafedhrai Manangho
ya Daena vairim hanat mizhdem
Ashahya yasa ashim yam ishyam Ahuro masata Mazdao

La preghiera A Airyama Ishyo - recitata a conclusione delle Gatha (Yasna 54) - celebra Airyaman, yazad della concordia, dell'amicizia, dello spirito comunitario e della tradizione. La diaspora zoroastriana, in Italia e nel mondo, si rivolge a questa entità - equivalente a quella che i cultori di esoterismo definiscono eggregore - con particolare intensità, in quanto Airyaman è il tutore degli "uomini e delle donne di Zarathushtra". La preghiera celebra altresì, appropriatamente, Bahman (il Buon Pensiero), Asha (la Virtù) e Daena (la Fede), tutti hamkar - cioè cooperatori - di Ohrmazd nella diffusione del vero culto.
In quanto "molto desiderato" , come afferrma la preghiera, Airyaman esprime anche il valore sublimante che lo spirito religioso trasfonde nei bisogni umani; egli rappresenta, dunque, una forza trasformatrice, ed è per questo che, nell'escatologia zoroastriana, è talora associato al Saoshyant, il Salvatore finale.

Michele Moramarco

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