lunedì 7 gennaio 2008

Un pregevole libro di Alberto C.Ambesi sul Manicheismo

E' uscito, per i tipi delle edizioni del Centro Adytum, il volume Nella Luce di Mani di Alberto Cesare Ambesi. Antico cultore delle "religioni della Luce" (Zoroastrismo, Manicheismo, Mandeismo, Gnosticismo), studioso accorto ed espositore evocativo delle tradizioni rosicruciana ed alchemica (è in ristampa la seconda edizione del suo splendido Scienze, Arti e Alchimia), Ambesi non fa una storia del Manicheismo, ma una ricognizione dei propri rapporti con esso e degli intrecci che lungo sottili vie congiungono la religione di Mani il Vivente alle più varie prospettive cultural-religiose (dal Cristianesimo "assiro" a talune soluzioni dualistiche nella musica contemporanea). Il lavoro, ancorché soggettivo in senso alto per taluni assunti e ipotesi, poggia su una ricerca testuale vasta e solida, e conduce il lettore - attraverso una rapsodia a tratti davvero sinfonica - al cuore del problema: la nobiltà di una visione del mondo che, sia pur in un quadro a tinte "anticosmiche" che gli Zoroastriani non sottoscrivono, mira a identificare e riunire la Luce dispersa tra i mondi e a ricondurla alla sua patria originale, rifiutando qualsiasi visione di Dio che implichi in Lui la presenza, anche virtuale, del male. In quest' epoca di religioni aggressive, non è poco. Un libro fine come una miniatura manichea del Turfan, da non perdere.

Michele Moramarco

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