Abbiamo ricevuto da Ken R. Vincent - teologo, componente della redazione di Universalist Herald (la più antica testata della tradizione religiosa "liberale" negli Stati Uniti), e membro-ricercatore dello IANDS, l'associazione internazionale per lo studio degli stati di pre-morte - tre suoi libri di sicuro interesse per quanti seguono questo blog. Si tratta di The Magi. From Zoroaster to the "Three Wise Men" (Bibal Press, North Richland Hills, Texas, 1999), Visions of God from the Near Death Experience (Paul Brunton Philosophic Foundation / Larson Publications, New York 1994) e The Golden Thread. God's Promise of Universal Salvation (iUniverse, Lincoln, NE, 2005).
The Magi. From Zoroaster to the "Three Wise Men" è un riuscito tentativo di connettere il Cristianesimo universalista - di cui Ken è a nostro avviso, oggi,il più autorevole esponente - con la tradizione zoroastriana, soprattutto con quella gathica. E' dunque una fonte di ispirazione e un valido tool per ogni mazdeo universalista. La struttura del volume è lineare, spaziante e coinvolgente, come mostrano i titoli dei diversi capitoli: "Zoroastro e la sua rivelazione", "L'influenza zoroastriana sulla religione degli Ebrei", "Il ruolo dei Magi nelle storie della Natività", "L'influenza zoroastriana sul Cristianesimo", "L'evoluzione dei Magi nell'arte cristiana" (che comprende una rassegna di iconografia "magiana"), e infine "I Magi eterni", una sorta di sintesi trascendente dei dati emersi in corso d'opera.
Visions of God From The Near Death Experience è una raccolta di testimonianze sull'Oltre, tratte in parte da ricerche di tanatologi conosciuti (come Raymond Moody, che ha definito il lavoro di Ken "bello, utile e illuminante") e in parte da un'ampia casistica assemblata dall'autore. Davvero ispirata la scelta di collocare le varie "visioni" (su Dio, Gesù, angeli e spiriti, stato "infernale") a commento frontale di una citazione religiosa, filosofica o poetica (si va dall'Antico Testamento al Libro Egiziano dei Morti, a Omar Khayyam e William Shakespeare, ma nel cuore dell'opera restano Gesù e Zarathushtra). Si tratta di un libro lieve e intenso, informativo e devozionale nel contempo.
The Golden Thread. God's Promise of Universal Salvation è invece il più serrato e incalzante dei tre. E' una ricerca teologica sul tema della salvezza universale che parte da una analisi di passi scritturali per aprirsi poi alle fonti dell'esperienza mistica e, ancora una volta, di quella liminale, tra vita e morte. L'intreccio tra religione e psicologia è avvincente e la documentazione ricca e minuziosa. Come i due libri precedenti, anche The Golen Thread è manna per l'anima.
Vogliamo dunque ringraziare Ken, per il suo nobile lavoro e per la vicinanza che ha mostrato nei nostri confronti da quando abbiamo avuto la fortuna di entrare in contatto con lui. Egli è, senza dubbio e senza esagerazione, il più autorevole cristiano-mazdeo, il campione di una causa che, noi crediamo, rappresenta una sublimazione salvifica tanto della fede di Gesù quanto della Buona Religione di Zarathushtra.